RICERCA/ A Cantù convince il Teatro Artigiano
Grande l’interesse suscitato da I frutti dell’albero d’oro, nuova produzione del Teatro Artigiano presentata sabato al Fumagalli di Vighizzolo (Cantù). In un tempo e in uno spazio indefiniti e oscuri i protagonisti, la principessa Torsolo e il principe Torcicollo, si sono persi e ritrovati più volte, sfuggendo alla prigionia, attraversando boschi labirintici ed affrontando pericoli, per poi alla fine riunirsi. In un’atmosfera ambigua e irreale, maghi egoisti e malvagi si sono contrapposti a coloro che dispensavano incantesimi benefici; ma i frutti dell’intervento magico, che non erano mai quelli attesi, hanno potuto essere gustati solo alla fine. In un mondo che non aveva nulla della serenità della fiaba, sospeso nell’incertezza fino alla conclusione della vicenda, si sono mossi gli otto interpreti dello spettacolo di Sergio Porro, con una scenografia suggestiva e inquietante realizzata da Valerio Gaeti. Una messinscena ricca di fascino e di mistero, densa di lacrime e di paradossi.
Maria Macchia